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Il futuro è oggi: dai lab co-creativi alle community online

Quante volte ci è capitato di partipare  o gestire  un progetto creativo, magari con l’intento di sviluppare insight rilevanti per una nuova pubblicità o per un brand affermato, e poi dopo una prima fase iniziale entusiasmante, ci siamo ritrovati con un brief poco convincente? Quante volte, la necessità di rispettare i tempi di lancio di una campagna, sono stati la causa principale di un risultato mediocre?

Negli ultimi anni abbiamo assistito a molte community/lab di successo che coinvolgevano fan e consumatori (recentemente anche Guggi ha lanciato su Facebook il progetto Gucci ‘Cut & Craft’).

Il successo di molti progetti ha confermato che il coinvolgimento dei consumatori può restituire insight validi e anche inaspettati. A basso costo.

In sintesi, nella fase più delicata del processo iniziale di sviluppo, i progetti rispecchiano i requisiti del triangolo di business chiave, ovvero insight originali, velocità di realizzazione e costi contenuti. Scendendo più in profondità l’assett di medio-lungo termine è il consolidamento della relazione con il fan-consumatore.

Da un punto di vista di ricerca, l’integrazione dei lab co-creativi e community online ha permesso di svolgere poi indagini con ‘stimoli’ creativi spesso eccellenti e ‘freschi’.

Sia che i lab o le community siano gestite all’interno dell’azienda (come il progetto BMW che si può approfondire qui  ) o all’esterno (moltissime le agenzie specializzate!), possiamo dire che il futuro è … già oggi.

Abbiamo pensato di proporvi un case study concreto, ovvero il progetto globale di Coca Cola “Energizing refreshment”. E’ un progetto che riprende alcuni temi chiavi, anticipati già su questo blog, e relativi all’agenda l’agenda di Coca-Cola 2020.

I risultati?

Al brief inzialmente condiviso sulla community fecero seguito 3.600 risposte. Ma ciò che sorprese di più il team di Coca Cola fu la qualità dei contenuti. Ciò che probabilmente fu più interessante, al termine della selezione, furono i risultati di ricerca. L’idea vincente raggiunse, il top 10% delle migliori pubblicità globali del gruppo (usando la metodologia di gruppo, Millward Brown Link)

Per rendere la scelta iniziale più interessante, Coca Cola decise anche di invitare direttori creativi e di altre multinazionali, per valutare insieme le 10 migliori pubblicità selezionate.


1 commento

  1. mondodellericerche ha detto:

    Ci segnalano che anche Barilla ha appena lanciato un’iniziativa internazionale mirata a coinvolgere creativi e fare parlare di sé i propri prodotti.

    La prima sfida riguarda il ‘Sugo’: ‘Vi siete mai chiesti cosa potrebbe raccontare di sé un sugo, se potesse parlare?’

    Maggiori info su:

    http://videofactory.barilla.com

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